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Impianti di videosorveglianza e Tutela dei lavoratori

Come predisporre l’istanza di autorizzazione all’installazione di impianti di videosorveglianza

La modulistica da presentare preferibilmente via pec (ITL.Padova@pec.ispettorato.gov.it) risulta la seguente:

 

  1. Modello di istanza ( INL 1)
  2. Dichiarazione sostitutiva “marche da bollo” (mod. INL 1.4)
  3. Documento del legale rappresentate
  4. Relazione sulle motivazione per le quali si presentata l'istanza (ragioni organizzative e produttive e/o di sicurezza del lavoro e/o di tutela del patrimonio aziendale) ed alcuni aspetti tecnici del funzionamento dell'impianto che si intende installare.

 

La relazione di cui al punto 4 dovrà soffermarsi sui seguenti aspetti:

 

A) DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA' SVOLTA DALL'AZIENDA;

 

B) MOTIVAZIONI A FONDAMENTO DELL’ISTANZA:

  • qualora si richieda quale motivazione la “tutela del patrimonio aziendale si dovrà elencare i principali dei beni costituenti il patrimonio aziendale e comprovare il loro valore economico relativamente ai quali si chiede la tutela, (allegando eventuali denunce qualora si siano verificati furti);
  • Qualora sia richiesta quale motivazione la “sicurezza del lavoro” in base alle nuove disposizioni per il rilascio delle autorizzazioni fornite dall’ispettorato Nazionale del Lavoro, dovranno essere evidenziate le motivazioni di natura prevenzionistica che sono alla base dell’installazione di impianti audiovisivi e altri strumenti di potenziale controllo a distanza dei lavoratori, corredate da apposita documentazione di supporto, in particolare appare necessario che le necessità legate alla sicurezza del lavoro trovino adeguato risconto nell’attività di valutazione dei rischi effettuata dal datore di lavoro e formalizzata nell’apposito documento (DVR – documento valutazione rischi) il cui estratto dovrà essere trasmesso allo scrivente Ufficio (*)

Qualora le motivazioni siano costituite da “esigenze organizzative e produttive” sarà necessario descrivere dette esigenze.

 

Per quanto riguarda i dati tecnici dell’impianto è necessario indicare:

 

A) LE SPECIFICHE E MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA

 

Si dovrà specificare se trattasi di impianto di videoregistrazione a circuito chiuso e se è collegato a remoto, in quest’ultimo caso si deve specificare ad esempio “le immagini riprese in tempo reale potranno essere visionate tramite controllo da remoto (cellulare, smartphone, tablet o collegamento internet), esclusivamente in orari di chiusura della ditta e quindi in assenza di personale dipendente, in orario notturno o festivo e questo al fine di poter verificare con maggiore tempestività l’effettiva intrusione di malviventi ed avvisare immediatamente le Forze dell’Ordine.

 

Tali accessi da remoto dovranno essere registrarti su un sistema con modalità non cancellabile, in modo tale che possa essere verificato giorno e ora dell’accesso. Qualora invece il collegamento da remoto sia effettuato in “tempo reale” si dovranno indicare le motivazioni dettagliando il funzionamento che consente la conservazione dei “log di accesso” per un periodo non inferiore ai sei mesi. 

 

B) INDICARE SE L’IMPIANTO E’ COLLEGATO AD UN SISTEMA ANTIFURTO, SE E’ COLLEGATO CON LE FORZE DELL’ORDINE O CON UN ISTITUTO VIGILANZA (specificare se trattasi di impianti di allarme o antifurto dotato anche di videocamere o fotocamere che si attivano, automaticamente, in caso di intrusione da parte di terzi all’interno dei luoghi di lavoro) 

 

C) CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE TELECAMERE INTERNE ED ESTERNE INSTALLATE

 

non è fondamentale specificare il posizionamento predeterminato e l’esatto numero delle telecamere da installare ma indicare, che tipo di telecamere trattasi, se fisse o rotanti, se trattasi di telecamere “finte”, se le telecamere non sono collegate ad un sistema di videosorveglianza ma solamente collegate a uno o piu monitor per il controllo degli accessi esterni ecc. (nel di modifiche di un impianto già autorizzato dovranno essere indicate le modifiche che si intendono apportare)

 

D) FASCIA ORARIA DI ATTIVAZIONE DELL’IMPIANTO (specificare se durante o al di fuori dell’orario di lavoro dei dipendenti 

 

E) TEMPI DI CONSERVAZIONE DELLE IMMAGINI ED EVENTUALI MOTIVAZIONI DEL PROLUNGAMENTO DEI TEMPI OLTRE 24/28 ORE (Si fa presente che in linea tendenziale il tempo di conservazione delle immagini è di 24 ore, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione in relazione a festività o chiusura di uffici, nonché nel caso in cui si debba aderire ad una specifica richiesta investigativa e dell’Autorità Giudiziaria. Per eventuali allungamenti dei tempi di conservazione delle immagini oltre le 24 ore e fino ad un massimo di 7 giorni, qualora ne ricorrono i presupposti di particolare rischiosità o specifiche esigenze tecniche, è necessario fornire una puntuale e specifica motivazione (Rif. Punto 3.4 del Provvedimento Garante per la Protezione dei Dati Personali in materia di videosorveglianza del 8 aprile 2010 e Parere del Garante per la Protezione dei Dati Personali, prot. n. 176 del 2 settembre 2013, relativo ai chiarimenti sulla durata dell'eventuale conservazione) 

Modulo-INL-1-Istanza-autorizzazione-installazione-impianti-audiovisivi.pdf

Modulo-INL-1-4-Autodichiarazione-Marca-da-Bollo-Videosorveglianza.pdf

Relazione tecnica sulla gestione e utilizzo impianto videosorveglianza.pdf

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